P3@ - FAQ

1. Ci sono proroghe alla data di scadenza dei Centri prevista per il 18 giugno 2011? (tre mesi dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto - BUR).

No, non sono previste proroghe, per motivi giuridici, organizzativi e di trasparenza.

2. E’ previsto un format uguale per tutti per la fase di comunicazione (loghi, locandine ecc.)?

E’ obbligatoria la pubblicazione dei loghi dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e della Regione Veneto. Ogni altra indicazione potrà essere rilevata nel Piano di comunicazione del POR-FESR.

3. Esiste un regolamento per la gestione dei Centri? 

No, ogni centro, nel rispetto della normativa vigente, ha la massima autonomia nella gestione delle proprie risorse, l’unica cosa che deve essere garantita da parte di regione Veneto è una omogeneità di comportamento / conduzione dei Centri.

4. Possono esserci variazioni negli acquisti rispetto a quanto dichiarato in sede di presentazione domanda di contributo?

Sì, è possibile aggiornare la scheda economica nel rispetto dei vincoli previsti dall’Avviso Pubblico e delle istruzioni per il monitoraggio senza stravolgerne il contenuto restando comunque all’interno del finanziamento assegnato. La “nuova”scheda economica, firmata dal sindaco, dovrà essere inviata, via posta, alla Direzione Sistemi Informativi (vedi faq n. 7).

5. Qual è il canale ufficiale di comunicazione verso la Regione Veneto, per quanto attiene il progetto P3@?

Ogni comunicazione ufficiale deve essere protocollata, pertanto deve essere inoltrata via lettera o fax. In ogni caso sono attive tutte le altre forme di contatto

6. E’ cambiato il referente del progetto. Come ci si deve comportare?

Ogni variazione rispetto a quanto indicato nella domanda di contributo (referente, orari, materiale acquistato, dotazioni, recapiti telefonici, associazioni ecc.) deve essere formalmente comunicata, a firma del Sindaco, alla Regione Veneto - Direzione Sistemi Informativi – Via Pacinotti, 4 – 30175 Marghera – Venezia.

7. Cosa deve essere allegato alla rendicontazione?

Per agevolare il corretto inoltro della documentazione, verrà predisposta una check list disponibile sul la pagina “documenti” del portale P3@, che conterrà l’elenco di quanto necessario.

8. Se non viene aperto il Centro, cosa succede?

Verrà revocato il finanziamento.

9. E’ possibile posizionare le attrezzature presso sedi  diverse?

No, non è possibile ( art.5 dell’Avviso Pubblico DGR n. 595 del 9/3/2010).

10. Esiste un logo ufficiale  per il progetto  “P3@-veneti”?

Sì, Regione del Veneto ha assegnato l’incarico per lo studio e la realizzazione del logo che sarà reso disponibile quanto prima.

11. Quando deve essere data comunicazione  di eventuali variazioni rispetto a quanto dichiarato nella domanda di contributo?

Prima della data di apertura del centro secondo i canali di comunicazione previsti: posta o fax.

12. Ci sono dimensioni e format  standard per la identità visiva del progetto  “P3@-veneti”?

Le indicazioni necessarie alla creazione della targa sono disponibili nella sezione Documenti

13. Contabilità separata: è necessario creare un unico capitolo di spesa  denominato "attivazione Centro P3a" e  un corrispondente capitolo di  entrata rendendo pertanto necessaria una variazione di bilancio ?

In linea di massima il requisito della “Contabilità separata” non comporta la necessità di creare capitoli di bilancio specifici per l’operazione, anche se ciò risulterebbe auspicabile, in quanto consentirebbe un’immediata imputazione delle spese all’operazione cofinanziata. Ciò che è richiesto, come principio, è che  sia adottata dal beneficiario una modalità per cui le transazioni relative all'operazione siano univocamente identificabili come tali.

14. Acquisto tramite CONSIP (acquisto effettuato da un singolo Comune, intestatario della fattura, per conto di più Comuni).

E’ necessario presentare la fattura, la descrizione della quota parte afferente al progetto P3@Veneti di ogni singolo Comune e l’atto  con il  quale i Comuni si sono accordati per l’acquisto congiunto.

15. Unione di Comuni: come comportarsi nel caso di Unione di Comuni che opera per conto dei singoli soci nell’acquisto e nella gestione del materiale informatico?

La soluzione più lineare (dal punto di vista della procedura di rendicontazione della spesa) è che il Fornitore intesti le fatture ai singoli Comuni interessati. Nel caso ciò non si verifichi, è necessario  documentare la presa in carico delle attrezzature informatiche nell’inventario comunale, assieme agli atti amministrativi a supporto della procedura.

16. Esistono limiti temporali per la presentazione della documentazione di rendicontazione ?

La scadenza  per la presentazione dell’idonea documentazione di spesa ai fini della liquidazione è fissata per il 30 giugno 2012.

17. Acquisto tramite società pubblica e/o privata: come comportarsi nel caso di società pubblica e/o privata “in house”che opera per conto del Comune?

Nell’ipotesi che l’espressione società pubblica e/o privata che opera per conto del Comune stia ad indicare che ci si trova di fronte ad una società strumentale che opera in house providìng a favore del beneficiario, allora in tale circostanza, la fattura emessa da detta società dovrà essere intestata al beneficiario, purchè il rapporto intercorrente fra Comune e società rientri nella fattispecie richiamata poc’anzi.
Se il Comune beneficiario fa ricorso ad un soggettto “in house” dovrà essere assicurata la congruità della spesa, nei modi previsti dalla normativa nazionale in materia (Codice degli Appalti, D.lgs 163/2006 e Regolamento attuativo DPR 207/2010).

18. CIG (codice identificativo di gara) e CUP (codice unico di progetto): nella scheda beneficiario è necessario inserire il CIGe il CUP?

No, non è necessario. Tuttavia si ricorda che con l’entrata in vigore della Legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal D.L. n. 187/2010 sono soggette all’obbligo di richiesta del CIG tutte le fattispecie contrattuali di cui al D.Lgs. 163/2006 indipendentemente dalla procedura di scelta del contraente adottata e dall’importo del contratto.

19. Relazione di monitoraggio tecnico: l’elenco del materiale da indicare è quello relativo alla dotazione complessiva del Centro o quello acquistato con il contributo regionale?

Va indicato solo il materiale acquistato con il contributo regionale.

20. Patto di stabilità interno: è possibile escludere dal patto di stabilità interno l’intera quota di finanziamento?

Secondo la Circolare del 6 aprile 2011, n. 11 (punto c3 “Risorse provenienti dalla UE”) del Ministero dell’Economia e Finanze, è possibile escludere dal patto solo la quota imputabile alla UE. La percentuale del finanziamento in capo alla UE è pari al  45,9344643374481% dell’importo correttamente rendicontato.



Data ultimo aggiornamento: 10/12/2012

Social Media


Data ultimo aggiornamento: 09/10/2019