P3@ 2012 - FAQ
 

  1. E’ possibile progettare i centri anche per una spesa superiore ai 9000 euro (contributo massimo per centro) cofinanziando la spesa? O è necessario che ogni Centro sia finanziato al 100% dal contributo e quindi non superare il costo di 9000 euro?

E’ possibile progettare i centri anche per una spesa superiore ai massimali previsti, ma la Regione del Veneto comunque cofinanzierà fino a 7000 euro o 9000 euro (art.2 dell’avviso pubblico). L’eventuale quota parte delle spese in esubero (rispetto al contributo) sostenute dal beneficiario verrà rendicontata dal Comune, ma non rimborsata dal POR.
 

  1. E’ possibile organizzare presso i centri corsi a pagamento per coprire i costi garantendo comunque servizi di alfabetizzazione e di accesso alla rete gratuiti?

L’attività formativa a pagamento non è prevista nell’ambito delle categorie di servizi che il P3@ può offrire per i vincoli imposti dalla normativa comunitaria. Inoltre l’art. 1 dell’avviso pubblico prevede la gratuità dei servizi offerti.
 

  1. E’ possibile adeguare un centro di alfabetizzazione informatica, attualmente in funzione, ma che non risponde, al momento, a tutti i requisiti del bando in un centro P3@?

Si, è possibile purchè il centro rispetti tutti i vincoli previsti dall’avviso pubblico.
 

  1. E’ possibile posizionare le attrezzature presso sedi diverse?

No, non è possibile.
 

  1. Esiste un regolamento per la gestione dei centri?

No, ogni centro, nel rispetto della normativa vigente, ha la massima autonomia nella gestione delle proprie risorse, l’unica cosa che deve essere garantita da parte di Regione del Veneto è una omogeneità di comportamento/conduzione dei centri.
 

  1. E’ possibile che più centri richiesti da un Comune siano gestiti da una stessa Associazione?L’Associazione potrà esser creata ad hoc? O dovrà esser già attiva sul territorio comunale?

Si, è possibile che una stessa Associazione gestisca più centri. L’avviso pubblico non fa riferimento a vincoli temporali per la creazione dell’Associazione.
 

  1. Cosa s’intende per “gruppo informale”?

Per gruppo informale si intende un insieme di persone privo di un assetto statutario, quindi non formalmente costituito. Non sono considerati tali le Cooperative sociali.
 

  1. E’ possibile fare un accordo con più associazioni?

Si, l’Avviso Pubblico infatti, prevede che l’amministrazione faccia un accordo anche con più associazioni contemporaneamente; rimane onere del Comune assicurare il personale da destinare alla struttura. 

  1. Cosa si intende per sw per il controllo dei contenuti?

Software che consentono di proteggere specifiche categorie di utenti (es. minori) dall'accesso a contenuti inappropriati/inadatti.
 

  1. Cosa si intende per sw di facilitazione all’uso del computer?

Si intendono quei software che attraverso interfacce semplificate ed intuitive permettono a persone meno esperte (anziani, giovani etc) e/o diversamente abili  di utilizzare il computer.
 

  1. Chi sono i beneficiari dell’Avviso di selezione per la nuova fase dei P3@Veneti?

Tutte le Amministrazioni Comunali del Veneto che non abbiano già beneficiato di precedente analogo contributo, erogato in forza della DGR n. 595 del 9/03/2010 e dei successivi DDR n. 107 del 28/12/2010 e DDR n. 15 del 29/03/2012.
 

  1. Esiste un logo ufficiale per il progetto “P3@-veneti”?

Sì, ed è disponibile alla sezione “documenti” all’interno del portale P3@2012.
 

  1. Ci sono dimensioni e format standard per l’ identità visiva del progetto “P3@-veneti”?

Le indicazioni necessarie sono disponibili sul sito ufficiale della Regione del veneto al seguente link: http://www.regione.veneto.it/web/programmi-comunitari/identita-visiva#cartelli

  1. Se vi sono variazioni (rispetto a quanto dichiarato in sede di partecipazione all’Avviso Pubblico), come ci si deve comportare?

Ogni variazione, rispetto a quanto indicato nella domanda di partecipazione, dev’essere formalmente comunicata, alla Regione del Veneto - Direzione Sistemi Informativi  –  Via Pacinotti, 4 – 30175 Marghera – Venezia. 

  1. Se non viene aperto il Centro, cosa succede?

Verrà revocato il finanziamento.
 

  1. Cosa deve essere allegato alla rendicontazione?

Per una corretta rendicontazione i documenti da inviare sono elencati nelle “Istruzioni per il monitoraggio e la rendicontazione”. Al fine di agevolare tale attività è stato predisposto un promemoria disponibile alla sezione “documenti” del portale P3@ 2012. 

  1. Esistono limiti temporali per la presentazione della documentazione di rendicontazione ?

La scadenza per la presentazione dell’idonea documentazione di spesa ai fini della liquidazione è fissata per il 30 giugno 2014.
 

  1. E’necessario richiedere il CIG?

Si, il codice identificativo di gara è obbligatorio, così come previsto dalla normativa nazionale in materia di appalti pubblici, indipendentemente dalla procedura di scelta del contraente adottata e dall’importo del contratto (Legge 13 agosto 2010, n. 36, come modificata dal D.L.187/2010; D.Lgs. 163/2006 ). Si ricorda che il CIG va inserito nella documentazione contabile presentata in sede di rendicontazione.
 

  1. E’ necessario richiedere il CUP?

No, il Codice Unico di Progetto verrà fornito a tutti i beneficiari dalla Direzione Sistemi Informativi, tuttavia si ricorda che lo stesso deve essere indicato nella documentazione contabile presentata in sede di rendicontazione.
 

  1. Si possono rendicontare spese di assistenza, abbonamenti, canoni?

Non sono rendicontabili canoni o abbonamenti in quanto non si tratta di spese d’investimento; l’assistenza, invece, è una spesa rendicontabile solo per la parte di configurazione e personalizzazione delle postazioni (acquistate con il finanziamento regionale) ubicate all’interno del centroP3@.
 

  1. Monitoraggio tecnico: cosa si deve fare?

Secondo quanto previsto dall’art. 8 dell’Avviso Pubblico, i dati di monitoraggio tecnico devono essere rilevati ogni bimestre, utilizzando la procedura web disponibile al seguente link: http://servizi.regione.veneto.it/MonitoraggioValutativo 

  1.  Patto di stabilità interno: è possibile escludere dal patto di stabilità interno l’intera quota di finanziamento?

Secondo la Circolare del 14 Febbraio 2012, n. 5 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, è possibile escludere dal patto solo la quota imputabile alla UE. La percentuale del finanziamento in capo alla UE è pari al 45,9344643374481% dell’importo correttamente rendicontato. 

 

 



Data ultimo aggiornamento: 13/06/2013

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Data ultimo aggiornamento: 09/10/2019